170403 Piombo
Abbiamo già visto, in alcuni post precedenti, come il codice 17 designi i rifiuti provenienti da edilizia, smantellamenti, demolizioni.
Uno dei rifiuti che si generano dalle demolizioni edili, riguardano appunto il piombo, presente nelle vecchie tubazioni idrauliche; un uso, questo, che fin dall’epoca degli antichi romani, si è protratto fino a noi. Tubazioni e strutture di piombo, risalenti all’impero romano, sono ancora esistenti ed in servizio
oggigiorno.
Il piombo è’ un materiale tenero, denso, duttile e malleabile. Di colore bianco azzurrognolo, appena tagliato, mentre diventa grigio scuro a contatto con l’aria. Viene usato anche nella produzione di batterie per autotrazione e nei proiettili per armi da fuoco, come refrigerante nei reattori nucleari ed in lega con altri componenti, per gli usi più disparati.
Sia il piombo sia i suoi composti sono nocivi; esso possiede anche una relativamente bassa conducibilità elettrica. Può essere reso più duro per aggiunta di una piccola quantità di antimonio, questa lega è stata a lungo usata per i caratteri da stampa.
È molto resistente alla corrosione: non viene intaccato dall’acido solforico, si scioglie però in acido nitrico. Ha l’importante proprietà di assorbire le radiazioni ed è per questo usato in campo elettromedicale.
Gran parte del piombo in uso oggigiorno proviene da fonti riciclate, essendo in natura rinvenibile in associazione ad altri minerali o metalli.
Ogni impresa edile che si occupi di demolizioni, molto spesso si troverà a rimuovere tubazioni in piombo che, in breve, torneranno nel ciclo produttivo, e molto probabilmente, destinata ad altri usi.